Omicidio di Liliana Resinovich: il marito commenta la nuova perizia
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Direttore: Alessandro Plateroti

“Qualcuno è entrato in casa. La verità? Non verrà mai fuori”: il sospetto del marito di Liliana Resinovich

Liliana Resinovich

Liliana Resinovich è stata strangolata: il marito Sebastiano Visintin commenta la nuova perizia e lancia un sospetto inquietante.

Le recenti indiscrezioni sulla nuova perizia sul corpo di Lilliana Resinivich – che ipotizzano una morte per strangolamento – hanno riacceso il dibattito con l’intervento del marito Sebastiano Visintin. Dopo tre anni dalla scomparsa e il successivo ritrovamento: ecco cosa ha detto il marito della vittima in una recente intervista a Fanpage.it.

Scena del delitto

Le perplessità di Sebastiano Visintin sulla nuova perizia

Alla luce delle ultime rivelazioni, Sebastiano Visintin a Fanpage.it ha commentato con cautela le indiscrezioni. “Bisogna vedere con quali elementi si arriva a pensare che sia stata strangolata. Non ho letto la perizia. Aspettiamo che la legga prima la Procura“,afferma. L’uomo non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio e lo ribadisce con fermezza: “Non posso credere al suicidio, aveva il suo carattere, la sua personalità… non era fragile“.

Il marito ha anche sollevato alcuni interrogativi legati alla scomparsa della moglie: “L’unica cosa che mi dà da pensare sono i codici che dice il fratello (si tratta di alcuni codici bancari che Lilli teneva dietro a un quadro e che aveva mostrato al fratello Sergio, e che non sono mai stati ritrovati, ndr)“.

Aggiunge: “Poi le chiavi di Liliana sono scomparse, lei aveva con sé solo quelle di riserva, c’era la luce accesa in corridoio. Forse qualcuno è entrato in casa. Verrà fatta chiarezza“.Un altro aspetto su cui si sofferma è la telefonata tra Liliana e Claudio Sterpin, avvenuta il 13 dicembre, un giorno prima della scomparsa: “Per me lui qualcosa in questa storia c’entra“.

Il marito di Liliana Resinovich respinge i sospetti

Sebastiano Visintin è consapevole che alcuni elementi della vicenda abbiano sollevato dubbi anche su di lui, ma respinge ogni sospetto. “Lo so, ma io non c’entro niente e basta. È stato verificato tutto, hanno controllato movimenti e celle telefoniche“, afferma. Anche sulla questione del cordino, simile a quello usato per chiudere i sacchetti trovati sulla testa di Liliana Resinovich, si mostra incerto: “La questione del cordino è molto complessa. Non so cosa dirti, è stato detto tutto“.

Sulla possibilità di scoprire la verità, il marito appare scettico: “Se finora nessuno ha capito niente evidentemente qualcosa di strano c’è. La verità? Non verrà mai fuori. A meno che qualcuno non confessi o spieghi“.

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ultimo aggiornamento: 6 Marzo 2025 13:09

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